Considerazioni di interesse generale |
- Il Comitato AVC è contrario alla costruzione del gassificatore-inceneritore in località Scarpino per i danni alla salute dei cittadini
genovesi; promuove il progetto del massiccio incremento della raccolta differenziata.
È fortemente convinto che il conferimento in discarica debba essere a esclusivo uso del Territorio Genovese.
- È necessaria l'annuale pulizia, rimozione di detriti e alberi dall'alveo dei rivi Bianchetta e Cassinelle e del torrente
Chiaravagna, rialzato in alcuni punti di 1,5-2 metri dopo l'alluvione del 4 ottobre 2010.
Come già successo in passato, il Municipio VI MP può avvalersi del qualificato volontariato della Protezione Civile e del supporto
logistico di AMIU.
- È necessaria l'installazione di bocchette antincendio dislocate sul territorio. La necessità è stata evidenziata in
particolare dall'ultimo incendio nell'estate 2011 quando i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile avevano difficoltà a rifornire
le cisterne dei Moduli Antincendio.
- Alacci alle fognature da Buxio - Casella a Serra.
- È necessaria profonda scarifica e riasfaltatura di via Chiaravagna perchè l'asfalto è più alto dei piani terra delle abitazioni.
Gli originali scarichi laterali destinati allo smaltimento delle acque meteoriche, sono quasi occlusi dalle riasfaltature.
- È da risolvere l'annoso problema dell'eccessiva velocità dei camion istituendo il limite di velocità di 30km/h
per i soli mezzi pesanti nel tratto via Chiaravagna alta e via Gneo, in prossimità delle cave.
Essendo via Chiaravagna una viabilità "di cantiere", si chiede:
- la maggior frequenza e qualità di spazzamento meccanizzato.
- la regolare pulizia e disinfezione a cura di operatori AMIU intorno e dei cassonetti della spazzatura.
- la messa in opera di pensiline alle fermate del servizio pubblico AMT.
- Sono necessari controlli periodici di Enti Competenti per evitare sversamenti del percolato della discarica di Scarpino nel rio Cassinelle e
nel torrente Chiaravagna.
Da risolvere il grave problema dei miasmi provenienti dalla discarica di Scarpino e quelli causati dal biogas. Riferirsi a segnalazioni
già fatte alla Civica Amministrazione dagli abitanti della località Timone.
- Nell'interesse della Collettività e della Civica Amministrazione, è di comune opinione che i lavori promossi e finanziati sia
dal Comune sia da altri Enti (Enel, Mediterranea Acque,...) vengano eseguiti in sincronia tra loro, compiutamente e a regola d'arte.
- Si propone al Municipio VI MP la fattiva collaborazione di un Gruppo di Lavoro AVC per la condivisione di iniziative, soluzioni e realizzazioni
delle problematiche del Territorio.
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Le leggi regionali e le compensazioni ambientali. |
La LEGGE REGIONALE 21 giugno 1999 n. 18
"Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente,
difesa del suolo ed energia" prescriveva che gli introiti fossero destinati in via preferenziale dal Comune per interventi in campo ambientale.
La LEGGE REGIONALE 3 Luglio 2007 N. 23
"Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi" prescrive
all' Articolo 2 che il tributo è dovuto alla Regione Liguria per i rifiuti conferiti nelle discariche ubicate nel territorio regionale.
La LEGGE REGIONALE 25 Luglio 2011 N. 19
"Modifiche alla legge regionale 3 Luglio 2007 N. 23 (Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi)"
all'articolo 2 prescrive:
L'articolo 16 della l.r. 23/2007 e successive modificazioni ed integrazioni è sostituito dal seguente:
"Articolo 16
(Quota di gettito per Programmi Ambientali)
- Il 30 per cento del gettito del tributo speciale per deposito in discarica dei rifiuti solidi, al netto della quota spettante alle Province, è destinato alla costituzione di apposito
fondo per il finanziamento dei programmi regionali in campo ambientale.
- Il 10 per cento del gettito del tributo speciale per deposito in discarica dei rifiuti solidi, al netto della quota spettante alle Province, è destinato ad interventi in materia di
difesa del suolo e protezione civile.
- Nell'ambito della quota di gettito di cui al comma 1, la Regione destina una percentuale non inferiore al 5 per cento a programmi in campo ambientale aventi come beneficiari
i Comuni che raggiungono i risultati di raccolta differenziata indicati all'articolo 205 del d.lgs.152/2006.
Già in vigore la LEGGE REGIONALE 24 luglio 2001 N. 21
e precedenti del 1979 e 1999, oggi la LEGGE REGIONALE 05 Aprile 2012 N. 12
"Testo unico sulla disciplina dell'attività estrattiva", all' Articolo 14 prescrive che i comuni destinino i contributi percepiti ad interventi di
compensazione e riqualificazione ambientale strettamente connessi ai disagi conseguenti all'attività di cava.
Prescrive inoltre che il titolare dell'autorizzazione debba applicare i seguenti parametri:
- materiali da taglio e da rivestimento: euro 0,35 a tonnellata;
- materiali per usi chimico-industriali, edile stradale e per manufatti: euro 0,58 a tonnellata;
- sabbie e ghiaie da terreno alluvionale: euro 2,36 a tonnellata.
I CONTRIBUTI versati dalle cave UNICALCE e GHIGLIAZZA e dalla discarica RSU di Scarpino sono incassati e messi a bilancio ogni anno dal
Comune di Genova e dalla Regione Liguria.
A fronte di quanto promulgato, si chiede che la Civica Amministrazione annualmente preventivi a Bilancio interventi mirati in Val Chiaravagna, in modo da
avere il doveroso e adeguato ritorno economico di detti Proventi per le servitù che unicamente e pesantemente gravano sul nostro Territorio.
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Considerazioni sul piano Cave |
- Nella relazione "Studio di impatto ambientale" non è prevista la viabilità Serra - cava Gligliazza. Considerando
che il tratto in oggetto:
- è percorso dalla viabilità per Bianchetta, Timone, San Pietro ai Prati, Scarpino.
- è presente il capolinea del Trasporto Pubblico Locale.
- sarà Zona di Attestamento degli autoarticolati in ingresso-uscita da cava Ghigliazza.
deve essere progettato e realizzato l'adeguamento della viabilità anche in questo tratto.
- Non si condivide la zonizzazione degli abitati di Panigaro e Serra in categoria V: "aree prevalentemente industriali" 70dB(A) diurno
(6-22), 60dB(A) notturno (22-6) in considerazione del fatto che le due località devono essere poste in classe III, al pari della zona
Vecchie Fornaci.
- La relazione SIA prevede: "Metodo di coltivazione: Nel futuro la coltivazione congiunta della cava sarà sviluppata con il metodo per
fette orizzontali discendenti gia oggi adottato in cava Giunchetto. Secondo tale metodo la coltivazione viene iniziata a partire dall'alto e
viene sviluppata operando per ribassi successivi di singole fette di giacimento": come già denunciato più volte dagli abitanti,
questo metodo di coltivazione crea enormi disagi alla popolazione a causa delle polveri; vani i tentativi di mitigazione bagnando il materiale
eroso prima di riversarlo a fondo valle (cave Ghigliazza e Unicalce).
- È assolutamente necessaria la regolamentazione delle procedure di scavo e uso delle mine: le esplosioni devono avvenire nelle ore diurne e
sempre precedute da preavvisi acustici udibili alla popolazione. Richiesta avvalorata dalla presenza di parecchi anziani, bambini e disabili.
- Deve essere regolamentata l'entità di traffico dei mezzi pesanti (fasce orarie diurne nei giorni feriali, nessun passaggio nei festivi).
Da limitare la velocità a 30 Km/h per i soli mezzi pesanti in tutto il tratto Buxio - Gneo; dalla Civica Amministrazione devono essere
adottati efficaci controlli di velocità per il fattivo rispetto delle norme.
- Devono essere realizzati gli impianti di lavaggio ruote degli automezzi in uscita dai cantieri. Deve essere prevista la quotidiana pulizia
delle strade tramite accurato spazzamento meccanizzato.
- Protezione acustica. Deve essere prevista e concordata con gli abitanti l'installazione delle idonee e ottimali barriere di
insonorizzazione. Sempre in modo concordato la loro rimozione a fine lavori.
- Regimentazione delle acque: essendo molto esteso il bacino imbrifero delle due cave, si manifesta forte preoccupazione in caso di eventi
alluvionali sia per il ruscellamento sia per l'instabilità idrogeologica della valle.
Il rio Bianchetta e il torrente Chiaravagna hanno una limitata portata, pertanto nel contesto "Piano Cave" gli Enti competenti dovranno
promulgare interventi migliorativi alla loro ricettività, alla regolare pulizia e manutenzione annuale. Ulteriore aggravio del bacino idrico
del Chiaravagna è la discarica di Scarpino.
- A fronte della coltivazione delle cave si richiedono le seguenti compensazioni:
- Ristrutturazione delle facciate delle abitazioni private nel contesto della "compensazione e riqualificazione ambientale strettamente
connessi ai disagi conseguenti all'attività di cava" (L.R. 05 Aprile 2012 n. 12).
- Ristrutturazione e conservazione delle antiche calcinaie a cupola, delle abitazioni padronali dei Rusca (propr. Unicalce) e quella del
Sindaco dell'allora Comune di Sestri Ponente Ing. Carlo Canepa (propr. Ghigliazza).

- L'istituzione di un museo di archeologia industriale sulle attività estrattive.
- La ristrutturazione e riqualificazione della Seicentesca Cappella SS. Giacomo e Filippo, già appartenuta alle famiglie Ballestreri
e Samengo.
- Recupero del sito storicamente rilevante di Cassinelle. Presidio dei frati Mortariensi dal 1300, sepolcreto dei Grimaldi e, in epoca recente,
appartenuto ai Conte, cavatori.
- L'annessione delle aree nell'ambito del Parco del monte Gazzo.
- La fruibilità delle aree riqualificate da parte della popolazione tramite percorsi pedonali verso il Santuario, piste ciclabili MTB,
palestra di roccia,...
- I piazzali residui alla base del fronte devono essere destinati ad attività produttive di terziario e non ad utilizzi impattanti per
l'ambiente e la popolazione.
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Nodo Ferroviario di Genova |
Si risollecita l'incontro, chiesto dall'estate scorsa e non ancora ottenuto, con Civica Amministrazione e referenti del Nodo Ferroviario.
Il Comitato vuole discutere dei tempi e dei metodi di lavoro del cantiere per trovare rapida soluzione ai disagi creati agli abitanti: forti esplosioni
non preavvisate delle cariche in galleria, perizia preventiva agli immobili mai fatta, polveri, rumori, lavaggio ruote dei camion in uscita dal cantiere,
copertura del carico e regolamentazione della loro velocità, pulizia quotidiana della strada.
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Canterizzazioni per il terzo valico |
- Visionando gli attuali Progetti RFI, il Comitato Alta Val Chiaravagna constata che gli abitanti della Val Chiaravagna avranno ulteriori notevoli
disagi e un forte impatto ambientale.
- Non c'è stata adeguata considerazione, soprattutto alla luce di quanto il Terzo Valico dà e pretende dal nostro Territorio
(inquinamento ambientale, inerti dalle cave del monte Gazzo, depositi di smarino,...).
- Esigendo la medesima attenzione prestata a Sestri Ponente e a Borzoli (es. by-pass del traffico), non condivide certe scelte tecniche e anticipa
in bozza le proprie osservazioni e richieste, da approfondire in fasi successive.
- A fronte della situazione creata dall'attuale Nodo Ferroviario e degli irrisolti disagi:
- Si ripropone la viabilità alternativa in sponda destra località Barcadeo a migliorare - per quanto possibile - la
vivibilità del borgo (vedere nel dettaglio la ns. proposta del 2005).
- Precisi e dettagliati controlli alle strutture delle abitazioni prima dell'inizio della cantierizzazione.
- Censimento e monitoraggio delle sorgenti.
- Da analizzare il Progetto RFI del 2005 in riferimento alle vigenti normative di legge.
- MARCIAPIEDI a norma di legge e non PASSAGGI PEDONALI a raso di 0,5m. Da dotare il ciglio del marciapiede di idonei dispositivi di ritenuta
per la salvaguardia dei pedoni e per impedire il sormonto dei veicoli pesanti. Realtà stravissuta a Panigaro!
- Golfi di Fermata esterni alla carreggiata nel tratto interessato, per pensiline e cabine di attesa a tutte le fermate del
Trasporto Pubblico AMT.
- Le passerelle pedonali sono disegnate in modo incompleto, non sono tracciati i percorsi dei pedoni in ingresso-uscita (in proprietà privata
o Unicalce). Da prevedere attraversamenti pedonali.
- Creazione di adeguati parcheggi adiacenti le abitazioni. Insufficienti quelli del Progetto che ne prevede solo 13, discutibili anche
per scelta e collocazione (4 parcheggi in diagonale e in corrispondenza di passi carrabili. Come disegnati è impossibile entrare e uscire).
- La scarifica deve abbassare il livello stradale a quello originale, molto più basso. Con le continue riasfaltature, dopo anni ora
è più alto del livello dei piani terra delle abitazioni. Pertanto non è attuabile il quanto prescritto "Raccordo
alla pavimentazione esistente" in sezione tipo 7B e analoghe.
- La pendenza trasversale della pavimentazione stradale non è idonea: rivolge verso le abitazioni l'acqua piovana, in altri casi verso
il versante, sempre a formare pozzanghere. La carreggiata deve scaricare verso il torrente o in tombini opportunamente previsti allo scopo.
- La Velocità dei soli mezzi pesanti deve essere ridotta a 30Km/h per tutto il tratto Gneo - Buxio, prevedere controllori di
velocità.
- Orari di lavoro e entità di traffico dei mezzi pesanti (di giorno, di notte, festivi)
- Copertura del materiale trasportato dai camion: smarino e quant'altro.
- Pulizia quotidiana delle strade tramite spazzamento meccanizzato, manuale di tombini e caditoie.
- Centraline per controlli continui e/o periodici dell'inquinamento ambientale:
- aereo.
- acustico.
- monitoraggio delle sorgenti.
- delle acque dei rivi Bianchetta, Cassinelle, Chiaravagna.
- Protezione acustica con idonee barriere temporanee, da eliminare a fine lavori Terzo Valico. Ove necessario dotare le abitazioni di
infissi adeguati.
- Riqualifiche ambientali in zona e rifacimento della pavimentazione, marciapiedi e muretti del tratto by-passato di Panigaro.
- Infine, ma non ultima, la richiesta del Tavolo Tecnico/Osservatorio con i referenti di Comitato AVC - Istituzioni-Enti per la durata dei
cantieri e per eventuali emergenze.
Il Comitato AVC è fortemente preoccupato per l'instabilità idrogeologica del sito della Discarica di Scarpino dove sono presenti alcune
frane attive evidenziate sul PUC 2012. Anche per questo è decisamente contrario ad un ulteriore ampliamento della discarica come previsto sempre
dal PUC 2012 e dal Protocollo d'intesa tra Regione Liguria e Cociv per il deposito di 800.000 mc di smarino provenienti dai lavori del Terzo Valico.
Questa opinione è avvalorata dall'intervista rilasciata dal Commissario Governativo Walter Lupi al Sole24ore del 12 novembre 2011 riportata
di seguito:
Dal sito:
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-11-12/siglata-intesa-avviare-lavori-081440.shtml?uuid=AaIkAsKE
Siglata l'intesa per avviare i lavori del Terzo Valico.
Alessandro Arona,12 novembre 2011.
Roma
A poco più di tre mesi dal pre-accordo del 29 luglio, è stato firmato ieri a Roma tra Rfi (Gruppo Fs) e il general contractor Cociv
il contratto per la realizzazione del Terzo Valico ferroviario dei Giovi ad alta capacità. Il contratto vale 4,8 miliardi di euro di lavori
e opere affidate a Cociv (Impregilo 54%, Condotte 21%, Tecnimont 20%, Civ 5%), mentre l'investimento complessivo è di 6,2 miliardi. Il
tracciato del Terzo Valico si sviluppa tra Genova e il basso Piemonte, con 53 chilometri di nuova linea ferroviaria (di cui 39 in galleria) e 14 km
di connessioni con la rete esistente. La linea consentirà di realizzare un collegamento Av/Ac tra il sistema portuale ligure e il Nord-Ovest
d'Italia.
...omissis...
Lupi è preoccupato per un'altra cosa. «Nel contratto appena firmato - spiega - a cui abbiamo lavorato per mesi, è previsto
di concentrare i materiali da scavo delle gallerie, qualcosa come 800 mila metri cubi, nella discarica di Scarpino (Genova).
Ma visto quello che è successo, mezzo metro di pioggia in quattro ore, credo che questa decisione vada rivista. Dobbiamo
ragionare attentamente sui rischi, e valutare la possibilità di distribuire su più siti i depositi degli inerti».
Alessandro Arona - Il Sole 24 Ore -
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Dal sito:
http://genova.repubblica.it/dettaglio-news/16:01/3964977
Le ultime notizie.
Infrastrutture: Liguria, detriti Terzo Valico usati per porto e a Scarpino.
Genova, 7 mag. - (Adnkronos) -
I detriti del Terzo Valico ferroviario Genova - Milano verranno utilizzati nel capoluogo ligure in opere portuali e nella discarica di Scarpino. La
giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita, ha approvato in una delibera i siti per i riempimenti con il
materiale di scavo dell'opera, lunga 57 chilometri, di cui trenta in galleria. Secondo le stime, si tratterà di poco meno di 6 milioni
di metri cubi (quantitativo derivante dalle sole opere realizzate sul territorio ligure) di detriti composti dallo "smarino" delle
galleria. Cinquecentomila metri cubi andranno nel riempimento per il ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri di
Sestri Ponente, altri 820 mila al porto di Voltri, 450 mila saranno utilizzati per la realizzazione del molo ai ponti Libia e
Canepa. Per la costruzione di un terrapieno 800 mila metri cubi sono destinati a Scarpino , i restanti
2 milioni e 300 mila metri cubi di "smarino" saranno distribuiti nelle cave di Castellaro - Cravasco (2 milioni 222 .479 metri quadrati) e
Buzzi Unicem - Vecchie Fornaci (1 milione). "Con questo atto - afferma l'assessore Paita -
la Regione Liguria conclude tutte la azioni di propria competenza per il Terzo Valico, un progetto che si è rimesso in moto e che è
in attesa di un definitivo accordo tra Rfi, la società delle Ferrovie dello Stato e Cociv, il general contractor dell'opera. Gran parte
dello smarino contribuirà alla costruzione di opere molto attese, come il ribaltamento a mare di Fincantieri, è la scelta dello
sviluppo che genera altro sviluppo e di un territorio che non intende rinunciare alla propria vocazione industriale e produttivà.
(07 maggio 2011 ore 16.02)
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Considerazioni Generali PUC |
Sempre contemplato nel PUC 2012, è tema di approfondimento l'ipotesi di un tracciato che, scollinando, percorra il versante occidentale
di bric Taiolo per il rapido collegamento via Militare - discarica.





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Il Dissesto Idrogeologico: Rio Bianchetta e Rio Cassinelle |
In prossimità del civico numero 1 di Via San Pietro ai Prati, durante l'alluvione dell'ottobre 2010 si è verificata una frana la cui zona di distacco è su un versante
già identificato nel Piano di Bacino come corpo di frana attivo.
Durante le piogge, dalla scarpata principale si verificano distaccamenti di materiale che vanno ad accumularsi nell'alveo del torrente.
Per tale zona la Carta degli Interventi previsti dal Piano di Bacino prevedeva già la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica e l'inserimento di chiodature.
Località Bianchetta - Monferrino

Località Picozzino: durante l'alluvione del 2010, la frana evidenziata sulla carta (cerchio rosso) ha ostruito l'intero alveo del torrente.

In caso di altri eventi alluvionali il corso d'acqua potrebbe deviare e provocare ulteriori smottamenti sulla sponda destra completamente terrazzata.

Nell'alveo del rio Cassinelle sono presenti tronchi e spazzatura della sovrastante discarica di Scarpino



Liquami nel Rio Cassinelle durante gli eventi temporaleschi di Luglio ed Agosto 2013



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Segnaletica stradale |
Nella notte di giovedi 7 febbraio 2013 è stata tracciata (parzialmente) la segnaletica stradale in via Chiaravagna alta.
Il nonsense dell'intervento:
- al termine dell'attraversamento pedonale a Buxio manca il marciapiedee non c'è nessuna tutela al pedone.
- in mancanza dei marciapiedi, non sono tracciati nemmeno regolari percorsi pedonali a raso lungo la careggiata, percorsa quotidianamente da camion
e autoarticolati,
- lo spreco e l'inadeguatezza di detta segnaletica quando via Chiaravagna ha ben altre necessità.


Laddove presenti, gli antichi marciapiedi sono in uno stato fatiscente.
Le riasfaltature, il sormonto dei camion, la messa in opera di tombini, la posa del percolatodotto e altri lavori mal eseguiti hanno generato una situazione di degrado
e di potenziale pericolo ai pedoni. Di fatto in alcuni tratti il marciapiede è sparito sotto la pavimentazione.

La cattiva abitudine di abbandonare arredi e relitti di auto fa dei marciapiedi una discarica abusiva.

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Barcadeo |
- Salita Cassinelle: il grave cedimento della strada potrebbe interessare i residenti del caseggiato di Barcadeo e quelli dei
civici 133 Unico,A,B,C,D (già stato comunicato più volte alla Civica Amministrazione). Da dicembre 2012 sono iniziati i lavori di
messa in sicurezza. Conclusi in Aprile 2013
- Nell'autunno 2005 è stato aperto un varco nel muretto stradale per accedere in questo tratto di alveo e pulirlo da rovi e arbusti,
poco tempo dopo è stata installata una paratia metallica.
È discutibile la sua messa in opera, ma soprattutto è irregolare la sua collocazione in una zona soggetta a "probabili
fenomeni di esondazione del torrente", come riportato nel Piano di Bacino.

- A fronte del grande impatto dei mezzi pesanti, per la tutela degli utenti AMT si torna a chiedere l'installazione di cabine alle fermate
della linea 172 (rif. richiesta A.R. con firme utenti del 22/2/2005).
- A seguito dei recenti scavi per la rete elettrica ENEL in aprile 2012, si sono formati avvallamenti e buche nella sede stradale che creano pericolo,
soprattutto per ciclisti e motociclisti.
Si ritiene lecito che, in generale e per buona regola contrattuale a garanzia sui manufatti, i responsabili del Comune debbano tornare a ispezionare
dopo l'ultimazione dei lavori e, se necessario, a far risolvere a regola d'arte.
Barcadeo - Alluvione del 4 Ottobre 2010.



- Ricostruiti dalla Civica Amministrazione i muri di protezione al condominio Barcadeo. Con attività del volontariato i residenti hanno prima
rimosso i detriti dell'alluvione e poi curate le rifiniture delle strutture.


- Sono necessari interventi per la regimentazione delle acque piovane di Salita Cassinelle.
Essendo una strada a mezza costa e caratterizzata da notevoli pendenze, per il corretto deflusso delle acque piovane serve l'adozione di cunette
longitudinali e trasversali -con adeguati scarichi- quali erano presenti a memoria d'uomo e poi livellate durante le successive riasfaltature.
Si ritengono indispensabili le valutazioni geologiche-tecniche della Civica Amministrazione che serviranno ad evitare anomali e dannose regimentazioni
di iniziativa individuale.


- Già da tempo con evidenti segni di cedimento strutturale, il 10 gennaio 2009 colassava il tornante della strada privata dell'ex impianto
industriale. Il sito, messo solo parzialmente in sicurezza dalla Proprietà, ha costituito un gravissimo pericolo in occasione
dell'alluvione. I detriti che occludevano l'impluvio sono stati trascinati oltre la recinzione sulla via Chiaravagna e le acque, private
del naturale deflusso, invadevano anche le abitazioni.


- 2008: Per accedere e operare alle valvole del percolatodotto un'impresa appaltata da AMIU ha tagliato la ringhiera che, al termine
dell'intervento, è stata riposizionata e fissata in modo provvisorio e molto approssimativo.
Adesso (2013) la righiera non c'è più. Per la pubblica incolumità è necessario il suo ripristino.


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Bianchetta |
- Tratto di fronte alla cava Ghigliazza, oltre il capolinea autobus AMT 172.
Il tratto, di circa 200 metri, è molto pericoloso in quanto privo di protezione sullo strapiombo di circa 15 m sul rio Bianchetta. Il ciglio
della strada comunale è delimitato solamente due vecchi tubi in ferro sovrapposti.
Gli smottamenti avvenuti durante l'alluvione del 4 ottobre 2010 hanno ulteriormente aggravato la viabilità e compromessa la
stabilità di un tratto di muro a secco.


- Via Gneo altezza ponte di pietra (zona Bianchetta).
Durante l'alluvione il Rio Bianchetta è esondato all'altezza di Via Gneo n.6 danneggiando l'asfalto, la ringhiera e una
parte del muro di contenimento nel tratto di strada tra tale civico e il ponte.
I residenti hanno liberato con mezzi propri la sede stradale dai detriti e ripristinato la viabilità.
La ringhiera e il muro di contenimento sono stati prontamente ripristinati dalla Civica Amministrazione.
Rimane da effettuare l'asfaltatura di questo tratto di strada sconnesso e pericoloso in particolare di notte in quanto privo di illuminazione
pubblica.

- Via Gneo altezza civici n. 19 - 20.
Durante l'alluvione i due canali passanti sopra il civico n. 20 sono esondati facendo diventare la strada sottostante un fiume in piena.
L'asfaltatura sul lato a monte della strada è stata fortemente erosa dalla corrente e dai detriti che questa si portava dietro.
Il tratto è stato ripristinato dalla Civica Amministrazione con riasfaltatura nell'autunno 2012.
- Via Gneo altezza civico n.14
All'altezza del civico n.14 in seguito all'alluvione si è verificato uno smottamento e l'instabilità del terreno
provoca saltuariamente, soprattutto con le piogge, caduta di detriti sulla sottostante strada comunale (a catasto i proprietari dei civici su
elencati risultano Mantovani Eredi Rusca). Rif. Comunicazione al Municipio del 1 febbraio 2011.

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Buxio |
Il giorno 10/07/2012 gli abitanti della località Buxio si sono incontrati per visionare la documentazione ed i disegni e discutere dei prossimi
interventi propedeutici alla cantierizzazione del Terzo Valico ed particolare sulle modifiche della viabilità previste in Via Chiaravagna.
Dalla discussione è emersa la comune opinione che questo intervento avrà solo un impatto negativo sulla zona con un forte aumento del
traffico, ulteriore inquinamento dell'aria e, più in generale, un peggioramento delle condizioni ambientali.
Quindi oltre a condividere le perplessità ma anche gli interventi già indicati chiedono un approfondimento alle Autorità Competenti
su tutto l'intervento ed in particolare:
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- Chiarimenti sulla parte di progetto relativo al rifacimento della passerella tra Via Chiaravagna e la località Buxio:
- Facilitare l'accesso alle abitazioni, con un percorso privo di barriere architettoniche, assenza di gradini da entrambi i lati della
passerella, e che sia di una larghezza adeguata per consentire un facile passaggio degli abitanti e di eventuale personale per le emergenze.
- Ripristino di tutti i servizi (acqua, gas, luce, telefono, ecc) che utilizzano la passerella per il passaggio.
- Realizzazione di posteggi per gli abitanti in quanto, come appare dal progetto, non sono stati previsti.
- Marciapiedi di adeguata larghezza per consentire il passaggio in sicurezza delle persone sulla strada.
- Modalità ed orari di movimentazione mezzi pesanti, al fine della non violazione della L. 447/95 sull'inquinamanto acustico e delle
recenti normative CEE sull'inquinamento ambientale.
Gennaio 2013: è indispensabile il ripristino a regola d'arte per la tutela della Pubblica Incolumità dello scavo e ricopertura avvenuti di recente.

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Coexella |
- Via Monte Timone: dopo l'alluvione nel tratto prima di Coxella risultava un ampio smottamento; è stato risolto con opera di palificazione
e messa in sicurezza con guard rail.
- Nello stesso tratto un movimento franoso insiste sulla sede stradale (proprietari risultano Mantovani Eredi Rusca).


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Colletto - Tuvio |
- Salita Tuvio: nel tratto in curva, prima della deviazione Tuvio - San Pietro ai Prati, a seguito della frana nell'alluvione del 2010,
è stata ripristinata la viabilità con palificazione e l'installazione di guard rail. Terminato in fase di Somma Urgenza il
manufatto in calcestruzzo e installato il guard rail, anche in modo molto discutibile, manca la corretta regimentazione delle acque verso valle
che creano erosione al piede (visibili i pali scoperti).
- Il pericolosissimo pozzetto mancante di grata è stato richiuso dalla Civica Amministrazione con nuova grata nell'autunno 2012.


- Dopo il bivio Tuvio - San Pietro, per un tratto di circa 15 metri, è evidente il cedimento del manto stradale per infiltrazione di acqua piovana.
Dopo l'alluvione, le fessure si sono evidenziate maggiormente. L'eventuale smottamento potrebbe coinvolgere, oltre la pubblica
viabilità, anche la sottostante abitazione.

- Località Colletto: dopo la frana dell'alluvione 2010, è stata ripristinata la viabilità a cura dei residenti. La posa
della tubazione dell'acquedotto è stata ultimata, gli abitanti sono in attesa della messa in opera dei tombini per l'allacciamento.
Da realizzare poi la riasfaltatura della sede stradale.

- Case Colletto, l'illuminazione pubblica realizzata con il fotovoltaico non funziona correttamente, è auspicabile la sua sostituzione con
l'illuminazione tradizionale a rete elettrica.
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Gneo Superiore |
- È necessario effettuare l'ultimazione dei lavori eseguiti in modo approssimativo e incompleto.

- Presente uno smottamento in via Monte Contessa dopo il bivio per Gneo Superiore. Da programmare la messa in sicurezza.
- In corrispondenza della curva che conduce all'abitato di Gneo Superiore è presente il cedimento della sede stradale: è necessario
il consolidamento e l'installazione di adeguata ringhiera o guardrail di protezione verso l'impluvio sottostante.


- Sono da regimentare le acque piovane del versante in modo tale da evitare l'ulteriore erosione del suolo stradale; da pavimentare il tratto eroso lungo il
percorso dell'acquedotto a margine della strada lato monte.

- Sempre in località Gneo Superiore si richiede l'installazione di alcuni punti luce per l'illuminazione dell'abitato. Data
la conformazione del territorio è da adottare la soluzione tradizionale e non quella fotovoltaica.
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Panigaro |
- Riparazione dei muretti e rifacimento dei marciapiedi lungo i caseggiati in via Chiaravagna, sono rovinati dal continuo passaggio e dal sormonto
dei camion delle cave.
Gli unici marciapiedi della zona sono impraticabili.
- Pulizia, messa in sicurezza e asfaltatura di via Panigaro e via Cassinelle fino a S.Rocco.

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Priano |
- Risolto il problema dalla Civica Amministrazione con riasfaltatura, come richiesto dagli abitanti, alla pavimentazione delle parti finali di
via Rivassa e vico Sup. Priano. Rimane da fare l'adeguato ripristino della crosa.
- Si fa richiesta per il miglioramento della viabilità via P.D. da Bissone - Via Priano "piazza dei cani" poichè le abitazioni
servite da questa viabilità possono essere raggiunte solamente da piccoli mezzi di soccorso. In Croce Verde Sestrese è
disponibile un solo mezzo di queste dimensioni.



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San Pietro ai Prati |
- In località San Pietro ai Prati la strada presenta molti avvallamenti e tratti privi di asfalto, inoltre in altri punti sono presenti profondi buchi e
movimenti franosi a bordo strada. La strada diventa pericolosa sopratutto di notte, con pioggia e se percorsa in scooter o moto.


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San Rocco di Priano |
- Via Cassinelle dal bivio con via Panigaro verso S. Rocco: l'asfaltatura era già programmata dalla Civica Amministrazione per l'ottobre 2010,
poi non eseguita a causa dell'alluvione: deve essere riprogrammata.
- La stessa strada ha un cedimento, per cui è necessaria l'opera di rinforzo e messa in sicurezza con protezioni. Sempre nello stesso tratto due pini marittimi
gravano sulla pubblica strada e interferiscono con i cavi dell'illuminazione pubblica, è auspicabile il loro taglio.


- Dopo lo smottamento causato dall'alluvione del 4 ottobre 2010 è stata eseguita in Somma Urgenza la palificazione in piazzetta San Rocco
e la successiva installazione della ringhiera, limitando purtroppo l'originale spazio utile della stessa piazzetta. Sempre nello stesso tratto insiste
un cedimento del pendio a monte per un tratto di 4-5 metri.
I lavori sono stati prontamente eseguiti ma in modo incompleto e, pur essendo utilizzato materiale di qualità, l'area dimostra uno stato
di trascuratezza e degrado.


- Via Cassinelle: lungo il tratto pianeggiante che da S. Rocco scende verso via Chiaravagna, il ciglio della careggiata in prossimità di una curva
è stato eroso dall'alluvione; in mancanza di protezioni, è concreto il pericolo che automezzi e motocicli possano precipitare verso
valle. Considerando che la ringhiera è già installata sia prima sia dopo la curva, si richiede il completamento in questo tratto.



- Salita Cassinelle: lungo il confine con l'ex impianto industriale Basital mancano le adeguate protezioni per la pubblica viabilità e
incolumità.


- Salita Cassinelle: in prossimità del penultimo tornante a scendere, sopra i caseggiati Barcadeo, la sede stradale sta cedendo. Esistono
problemi di incolumità pubblica perchè la strada è percorsa quotidianamente dagli abitanti e dal servizio CSTA per
l'assistenza giornaliera a una persona diversamente abile. L'eventuale smottamento causerebbe inoltre l'interruzione della viabilità
per le località San Rocco e Priano.
Da dicembre 2012 sono iniziati i lavori di messa in sicurezza. Conclusi in Aprile 2013



- Salita Cassinelle. Sempre nello stesso tornante, in data 2 aprile 2008, il conducente di un'utilitaria perdeva il controllo della stessa andando
fuori strada. È solo grazie ad un dosso di terra a margine strada che l'automobile ha rallentato la sua corsa fermandosi in precaria
stabilità contro due alberi di modeste dimensioni: fortunatamente non si è consumata una tragedia per gli occupanti del mezzo e
i residenti.
A seguito di quanto accaduto, è necessario chiudere questo ampio varco completando la messa in opera della ringhiera. Da intervenire in egual
modo anche il tornante successivo dove anni addietro successe in modo analogo un incidente mortale.

Lavori di messa in sicurezza conclusi in Aprile 2013. E chiuso il varco esistente


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Serra |
- L'area industriale dismessa (ex Tassara, ex Basital) à in totale stato di abbandono.
Le coperture dei fabbricati sono di cemento - amianto: oltre al potenziale pericolo di caduta sul suolo pubblico, sgretolandosi disperdono nell'ambiente circostante particelle altamente
inquinanti per la Pubblica Incolumità.
La fabbrica cuoceva la pietra calcarea che sinterizza in dolomite a 1000 ÷ 1500 °C: si presume che sia presente ancora oggi l'amianto di coibentazione degli impianti dei forni.


- Maggio 2012: intervento della Polizia Municipale Reparto Nucleo Ambiente per idrocarburi fuoriusciti da cisterne dell'ex impianto industriale e riversati nelle acque del Chiaravagna.


- Nella struttura sono presenti numerosi pneumatici impilati che favoriscono un habitat perfetto alle zanzare tigre. In caso di incendio gli pneumatici sprigionerebbero fumi tossici dannosi per gli abitanti.

- È necessaria la regimentazione:
- dell'acqua piovana proveniente dai siti ex ECOGE e ECO CAR che in caso di gelate ha provocato danni alla pubblica incolumità.
- dell'acqua di sorgente al bivio via Monte Timone - via Gneo (zona Casetta).

- È necessario il ripristino della ringhiera divelta e mancante sul ponte
all'altezza del piazzale cava Unicalce, i danni sono causati dal passaggio dei mezzi pesanti.


- Altezza Via Gneo 1.
L'enorme massa d'acqua riversatasi sulla strada dal rio Bianchetta ha alzato una porzione di asfalto formando alcuni dossi molto pericolosi, perchè poco visibili soprattutto di notte
in quanto questo tratto di strada è privo di illuminazione pubblica.

- Bivio via Monte Timone - via Gneo.
È necessaria l'asfaltatura del primo tratto di via Monte Timone e l'installazione di alcuni pali della luce.

- Via Gneo in prossimità capolinea AMT 172.
Canne e arbusti gravano sui cavi dell'illuminazione pubblica.
È auspicabile la sostituzione con una soluzione definitiva dei due pali esistenti posizionati in modo provvisorio.

- Devono essere regimentate le acque delle sorgenti presenti sul lato monte che invadono la sede stradale. È sempre pericolosa per la viabilità, soprattutto in caso di gelate.

- Lo specchio parabolico installato per la mancanza di visibiltà al bivio delle due strade deve essere riposizionato con palo idoneo perchè è urtato continuamente
dal passaggio dei camion.
Il passaggio degli autotreni ha divelto un tratto di ringhiera, estate 2013.


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Timone |
- Via Monte Timone tra Serra e Timone. In parecchi punti la ringhiera è stata divelta o rovinata soprattutto durante i lavori eseguiti alla
fine anni '90 per la messa in opera del percolatodotto.

- Nella zona conosciuta "i Fontanin", in corrispondenza di opere di messa in sicurezza realizzati post alluvione, è da riasfaltare un breve
tratto della curva.

- In località Timone sono stati installati dei lampioni alimentati ad energia solare. Purtroppo durante il periodo invernale o in condizioni
meteorologiche avverse, la carica della batteria non è sufficiente per assicurare una buona illuminazione. Da risolvere potenziando
l'autonomia dell'impianto attuale o sostituendolo con tipo tradizionale.
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